Nick: T-34 Oggetto: 24 Marzo 1944 | 1976 Data: 24/3/2007 13.55.16 Visite: 107
Il 23 marzo 1944, a Roma in via Rasella l'aria primaverile venne squarciata da una terribile esplosione: una bomba partigiana aveva ucciso 32 soldati tedeschi. Come ritorsione i tedeschi decisore di uccidere 10 italiani per ogni tedesco. In quello stesso giorno vennero rastrellate 200 persone e alle due del pomeriggio 335 uomini furono ammassati in camion e portati via. Molti di loro erano prigionieri politici presi dalle celle di Regina Coeli, altri da via Tasso, altri ancora erano stati rastrellati per strada. Alle Fosse Ardeatine tutti morirono senza colpa, e fra di loro 75 ebrei, che morirono perché ebrei. Il massacro fu perpetrato nelle cave Ardeatine, un luogo deserto situato a Roma sud, subito dopo l'eccidio i tedeschi fecero saltare in aria il luogo e murarono la cava, cosicché i pochi coraggiosi che si spinsero fin lì per vedere cosa fosse successo, non trovarono che un muro invalicabile. L'efficientissima macchina del massacro tedesca in pochi minuti annullò 335 uomini. Solo dopo la liberazione fu possibile abbattere il muro e scoprire la verità terribile che si celava dietro il lugubre, inesorabile e sintetico comunicato tedesco del 24 marzo 1943: "L' ordine è già stato eseguito". http://www.ucei.it/reshet/tema/tema4.htm ---------------------------------------------------- IL GOLPE DEL 24 MARZO 1976 Il 24 marzo 1976 una giunta militare composta dal generale Jorge Videla (nella foto a sinistra), comandante in capo dell'esercito, dall'ammiraglio Emilio Eduardo Massera, comandante della marina militare, e da Orlando Ramon Agosti, comandante dell'aeronautica, prese il potere, destituendo la "Presidenta" Maria Estela Martinez, vedova di Juan Domingo Peron e meglio conosciuta come Isabelita. La "Presidenta" sali' al potere alla morte del marito (1 luglio 1974) ma a guidarla fu in realta' l'ambiguo Jose' Lopez Rega, artefice dello squadrone della morte denominato "Triple A" (Alleanza Anticomunista Argentina): cominciarono qui i sequestri e le torture. Veniva fatto "sparire" ("desaparecer") non solo chiunque facesse attivita' sovversiva ma anche coloro i quali erano impegnati nel sociale o nell'attivita' sindacale. Il Golpe militare argentino fu subdolo e non ostentato, come fu invece quello di Augusto Pinochet in Cile, tre anni prima. A Buenos Aires tutto, o quasi, sembrava scorrere come prima. La gente continuava a fare la fila per entrare al cinema, ad esempio. A differenza di quanto avvenne a Santiago del Cile, nessuno vide immagini di prigionieri rinchiusi in uno stadio. Ma in Argentina si stava consumando uno sterminio silenzioso e a lungo taciuto: dal 1976 al 1983 circa 30 mila persone sono "desaparecidas" e circa 500 bambini sono stati sottratti alle madri, sequestrate e poi sistematicamente uccise dopo il parto, e affidati alle famiglie dei militari. Spesso questi figli sono cresciuti con gli assassini dei veri genitori, senza saperlo. Da anni in Argentina alcune associazioni hanno contribuito al riconoscimento di molti figli, nipoti e fratelli "rubati". Si tratta, ad esempio, delle "Abuelas de Plaza de Mayo" (le nonne di Plaza de Mayo, il luogo di Buenos Aires - davanti al palazzo presidenziale - dove ogni giovedi' pomeriggio, dal 1977, le Madri sfilano con il fazzoletto bianco in testa e chiedono giustizia) e "Hijos" ("Figli e Figlie per l’Identita’ e la Giustizia contro l’Oblio e il Silenzio"). Ma il processo che porta a sottoporsi, sospettando una storia familiare cosi' tragica, ad un esame del Dna non e' semplice. I rappresentanti di Hijos spiegano infatti che e' quasi sempre necessario il supporto di uno psicologo per accettare l’idea che quelli che si credevano i propri genitori siano in realta’ assassini o che, comunque, i veri genitori siano morti in modo cosi' atroce. In Argentina molti trentenni, sebbene abbiano dubbi sulla propria identita', preferiscono infatti non sapere. http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inlavorazione/visualizza_new.html_2111960007.html HATE FASCISM http://www.myspace.com/antoniorusciano /
|